ORMAI NON ASCOLTO PIÙ di Davide Standridge
Sono anni che viaggio in aereo. Mi ricordo ancora quando si poteva fumare sull’aereo, mi ricordo quando per andare dall’Italia agli Stati Uniti prendevamo un aereo a eliche. Mi ricordo quando, come bambino, ti facevano entrare nella cabina di pilotaggio e il pilota ti stringeva la mano. Ho volato su aerei piccoli, medi e grandi.
Qualche anno fa una delle linee aeree mi ha fatto un regalo per avere superato un milione e mezzo di kilometri percorsi con la loro compagnia. Mi rendo conto che ci sono persone che hanno volato molto più di me, ma ho volato abbastanza perché rientrasse nella normalità.
Come sapete prima di partire gli assistenti di volo ti spiegano dove sono le uscite, come mettere la cintura di sicurezza, cosa fare in caso che la pressione all’interno della cabina cambi, come mettere la maschera per l’ossigeno, dove trovare il salvagente e come indossarlo.
Ormai non li ascolto più, è scontato e ripetitivo e tanto meno guardo il cartoncino nella tasca del sedile.
Non li ascolto perché penso di sapere tutto? O forse perché ho volato così tanto che non credo succederà nulla? Veramente non lo so, il fatto è che non ascolto, mi sembra quasi una perdita di tempo.
Ho viaggiato con molta turbolenza, ricordo quando abbiamo dovuto fare un atterraggio di emergenza, ricordo quando abbiamo preso un vuoto d’aria e i vassoi del cibo sono balzati al soffitto, ricordo quando un fulmine ha colpito l’aereo, un’altra volta uno dei motori è andato in avaria, una volta ho visto l’hostess piangere spaventata dalla turbolenza. Forse stai pensando che è meglio non viaggiare con me!
Il fatto sta, che questi sono solo episodi sparsi in migliaia di kilometri volati senza problemi. Volare è normale e non salgo pensando ai problemi, ma sicuro che tutto andrà bene come tutte le altre volte.
Oggi penso che stiamo vivendo la turbolenza più grande che ognuno di noi abbia mai sperimentato. Una pandemia a livello globale. Migliaia di morti in tutto il mondo. Frontiere chiuse, milioni di persone chiuse in casa, ospedali nel caos. Personalmente non ho mai vissuto qualcosa di simile.
Sono questi i momenti in cui dovremmo leggere le istruzioni per la vita e anche per la morte. Il profeta Isaia ha scritto migliaia di anni fa: “Cercate il SIGNORE, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino.” (Isaia 55:6)
Questo è il tempo per tutti noi di conoscere Dio meglio. Forse alcuni devono proprio cercarlo perché non lo conoscono per niente, si sono fidati di quello che altri gli hanno detto, è ora che vi mettete a leggere la Bibbia per scoprire chi è. Ci sono altri che lo conoscono ma la vita normale li ha portati a essere compiacenti, non crescere nella loro conoscenza. La realtà è che tutti noi possiamo e dobbiamo leggere di più e meglio le istruzioni della vita, scritte da Colui che sostiene la vita, Dio.
Uno dei leader nello studio del coronavirus ha detto che come conseguenza a questa pandemia non ci dovremo mai più dare la mano quando ci incontriamo. Esagerato? Sembra strano che un gesto così normale non farà più parte della nostra normalità. La nostra vita e le nostre abitudini più normali sicuramente cambieranno per sempre.
La mia preghiera è che sia io che te prenderemo con più serietà l’impegno di conoscere Dio. Nella Bibbia è scritto: Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. (Giacomo 4:8)
Se lo fate vi garantisco la vostra vita cambierà in meglio per sempre.
Davide Standridge (tratto da Facebook aprile 2020)