3/5/2024 LETTERA APERTA Dott.ssa Angelica Edna Calo Livne
Al Direttore del Corriere della Sera.
Scrivo a Lei gentilissimo Direttore, con la speranza che abbiate il coraggio di pubblicare questo mio disperato messaggio. Voi che siete il piu importante giornale d’Italia dove sono nata, perche’ vorrei che le mie parole arrivassero a piu’ persone possibile ma specialmente ai miei colleghi docenti delle universita’e ai loro ignari studenti!!!!
Vi scrivo da una stanza blindata a un kilometro e 200 metri dal Libano, davanti alle cittadine di Rmesh, Marun el Ras e Yarun da dove .....in questo preciso momento Hezbollah lanciano missili mortali sulla mia casa nel Kibbuz Sasa in Israele. Vi scrivo affinche’ le studentesse incatenate davanti alla Sapienza, dove ho studiato sociologia quasi cinquant’anni fa, e gli altri studenti che si aggregano alle manifestazioni propal capiscano per chi stanno dimostrando, affinche’ si rendano conto del grado di strumentalizzazione delle quali sono ignare vittime. Manifestano affinche’ la loro universita’ e gli altri atenei italiani interrompano gli accordi scientifici con le universita’ israeliane quelle dove noi, fianco a fianco con i nostri colleghi arabi cristiani e musulmani pubblichiamo ogni anno, centinaia di ricerche innovative in campo medico, biologico, umanistico, pedagogico, ricerche di fisica e matematica.Manifestano, inneggiando a morte e distruzione, fomentati da un odio insano e inspiegabile, a favore dei terroristi di Hamas – esseri inumani e satanici che dall’alba del 7 ottobre 2023 hanno perpetrato crimini inenarrabili su neonati, donne incinte, vecchi e ragazzi, perfino sui loro animali domestici. Questi giovani inconsapevoli e sprovveduti devono sapere che coloro che sono accorsi ad aiutare i loro coetanei, bombardati e massacrati che erano al Festival Nova, hanno trovato un campo sterminato di corpi smembrati, cadaveri di ragazze della loro eta’ sul quale la scientifica ha rilevato piu’ di 40 tipi diversi di sperma. Perche’ coloro per cui queste giovani si battono “valorosamente”, hanno violentato anche i cadaveri, si sono filmati e hanno diffuso i loro scellerati video. E a El Jazeera si sono complimentati! Fate sapere agli studenti e ai miei colleghi delle Universita’ italiane e magari anche a quelli della Columbia University, che hanno firmato il documento contro i rapporti con Israele, che all’Universita’ di Tel Hai, dove io insegno, non si puo’ entrare perche’ e’ bombardata giornalmente dagli Hezbollah che annunciano ogni giorno che ci sara’ un altro 7 ottobre. Mostrate loro le immagini dei bambini di Beeri, di Nir Oz e degli altri kibbuzim del sud di Israele, rapiti in motocicletta e gettati in pasto ai loro coetanei nelle piazze di Gaza, che li hanno lapidati al grido di Allah Uakbar e Itbach El Yahud- Allah e’ Grande e Morte all’Ebreo!!!!!!! Da noi i bambini piantano alberi, giocano e disegnano la vita perche il nostro inno e’ Am Israel Hai- Il popolo d’Israele vive. Sono cresciuti, per nostra scelta, nell’amore e nella speranza.
All’indomani del 7 ottobre, sono iniziate la manifestazioni contro Israele e, in risposta alle atrocita’ perpetrate da Hamas verso i civili israeliani, la leadership propal ha escogitato l’ennesimo metodo populistico di conquista dei cuori buoni degli italiani adottando spudoratamente la parola “genocidio” lo slogan perfetto per distocere la verita’ , per camuffare l’intento di cancellare con la forza tutti i cittadini israeliani from the river to the sea da un fazzolettino di terra, invisibile sulle carte geografiche, riconosciuto nel 1947 dall’ONU, come Stato, accanto allo Stato palestinese che i leaders hanno preferito non creare mai per poter sfruttare le ingenti donazioni da tutto il mondo a scopi personali e creare una bomba a orologeria di civili palestinesi scudi umani. L’insulso incatenamento delle studentesse, le firme dei docenti contro gli accordi con gli atenei israeliani, sono un’offesa al grande poeta Halil Jubran, alle cantanti famose che celebrarono l’amore e infuocarono i cuori arabi- Fairuz e Um Kultum, sono un’onta alla cultura araba tutta che ha dato al mondo gli algoritmi e indimenticabili progetti architettonici. Stare dalla parte dei terroristi di Hamas contro Israele e contro il popolo palestinese da loro sfruttato e strumentalizzato e’ un’offesa all’umanita’, ai valori di solidarieta’, compassione, aiuto reciproco e rispetto per ogni creatura umana .
Dott.ssa Angelica Edna Calo Livne
Docente all’universita’ di Tel Hai in Galilea e Fondatrice del Teatro Multiculturale di Beresheet LaShalom
Dr. Angelica Edna Calo Livne
Lecturer at Tel Hai College
CEO and Founder of Beresheet LaShalom Foundation
+972-54-2874261
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