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Pubblicato il Set 10, 2019

Una strega dei nostri tempi racconta la sua conversione a Cristo. 

Dopo una triste fanciullezza vissuta in estrema povertà, in tempo di guerra, Doreen volle cercare fortuna a Londra, dove col nome di Diana l'Audace si diede alla prostituzione, allo spogliarello, all'alcol e alla droga.
Venne a contatto col Satanismo tramite due ragazze del night dove lavorava e con loro conobbe il culto e i riti di adorazione a Satana.

Dal satanismo passò alla magia nera, fin quando divenne la "Regina" delle streghe nere.
Un giorno entrò in un teatro, ove si svolgeva una riunione evangelistica, con l'intenzione di interromperla: lì trovò invece Cristo vivente.
Ne seguì una lunga e violenta lotta per la sua completa liberazione dai demoni, che per anni avevano posseduto e torturato il suo corpo.

Doreen Irvine racconta il momento in cui sperimentò l'amore di Cristo:

Guardando al passato, comprendo che Gesù mi aveva seguita col suo tenero sguardo per tutti gli anni della mia vita vergognosa; mi aveva visto quando battevo i marciapiedi, come prostituta; mi aveva visto nei templi di Satana e nelle congreghe di magia nera.
Anche allora mi amava, anche nel mio peccato più grande; poi un giorno mi aveva chiamata ed accolta.
Il pensiero del suo amore per me mi riempiva di contrizione e di meraviglia, e ancora oggi è così.

A Betania (un Centro Cristiano) Gesù mi attirò a se; rimosse l'amarezza dal mio cuore, lavò tutte le mie ferite per mezzo del suo amore, cancellò gli orrori dalla mia mente e mi fece una nuova creatura.
Da allora ogni cosa era nuova; era come se fossi nata di nuovo nella carne e nello spirito.
L'intero mondo mi appariva meraviglioso ed io amavo tutti e tutto di questo grande e meraviglioso mondo che Dio ha creato, dal vecchio gatto rognoso sul cumulo di immondizia al fiore selvatico delle rocce.

Tutto era bello: camminando, attraverso i campi in fiore, nella foresta, il mio cuore cantava; danzavo per la gioia, per tutto quello che vedevo, per tutto quello che Gesù aveva fatto per me, che mi stava mostrando e che avrebbe fatto nel futuro; prima il cielo mi sembrava grigio, ora appariva come se qualcuno lo avesse lavato con acqua e sapone per renderlo più candido.
Guardavo il mondo con occhi nuovi.

Un giorno, mentre riposavo a Betania, sentii la reale presenza di Gesù in un modo ancora più grande; sentii che si avvicinava a me, poi udii la sua voce sussurrarmi: "Tu sei una vergine pura al mio cospetto; tu sei la mia moderna Maria Maddalena".
Papà Parker (uno dei responsabili del centro) si trovava per caso vicino a me e vide l'espressione del mio volto.
Egli pure sentiva che Gesù era vicinissimo.
Io non me n'ero accorta della vicinanza di papà Parker, avvertivo solo la presenza del Signore e ascoltavo le sue parole.
Papà mi riferì, in seguito, che mai aveva visto qualcosa del genere in vita sua; mi disse che il mio aspetto era raggiante.

Chi è Maria Maddalena? Gli chiesi, con le lacrime agli occhi.
Papà lesse nella Bibbia come Gesù aveva cacciato sette spiriti impuri da Maria Maddalena, che era stata, anche lei come me, una ragazza di strada, una prostituta, fino a quando Gesù non era entrato nella sua vita e non l'aveva cambiata totalmente. Piansi a lungo, pensando a quanto Maria dovette amare Gesù; egli le aveva perdonato molto, l'aveva liberata; e lui aveva detto che io ero la sua moderna Maria Maddalena.

Era meraviglioso, sublime; io ero stata come lei, una donna di strada, posseduta dai demoni e Gesù mi aveva liberato.
Gesù diveniva per me, ogni giorno più prezioso.
"Una vergine pura al mio cospetto", aveva detto Gesù.
Ero colma di gioia pensando che lui aveva parlato proprio con me: prostituta, strega, spogliarellista...
Aveva detto che ero una casta vergine al suo cospetto.
In altre parole, ero stata purificata e giustificata dal suo sangue.

Gesù continuò a benedirmi... e le sue benedizioni si rinnovavano ogni mattina.
Fui riempita con lo Spirito Santo, pregavo, amavo e desideravo servire il Signore; egli era ora il Signore della mia vita, il Signore di tutto.
Stetti in Betania per alcuni mesi.
Gesù mi stava preparando per il ministero che aveva in serbo per me, mi assicurava sempre che ormai ero una figlia di Dio, non più una figlia ed una schiava di Satana.

Una sera fu acceso un grande fuoco e tutti i miei vestiti neri vennero bruciati insieme alle sigarette, alla droga e ad altri amuleti.
Fu un'occasione allegra, una festa; Satana di certo tremò, ma gli angeli di Dio festeggiarono con noi.
Era una chiara ed estrema prova dell'opera che Gesù aveva fatto dentro di me, strappandomi dalle tenebre e portandomi alla piena luce del suo amore.
Così in Gesù trovai gioia, amore e pace.

Pubblicato il Apr 22, 2019

"Sono sconcertato. In questi giorni abbiamo assistito ad una efficace semplificazione di quanto sia attecchita nella nostra città una nuova forma di intolleranza, discriminatoria, censoria. Nausica Della Valle, giornalista e inviata Mediaset, era stata invitata a Biella per la presentazione di un suo libro. “Perché non sono più lesbica”, poteva sembrare forte, eccessivo, ma era questo il titolo che introduceva alla serata; di questi tempi poi, siamo abituati a ben altri toni. Abbiamo assistito proprio recentemente a lezioni di sesso per bambini delle scuole elementari impartite via RAI da un noto transessuale in virtù di quella libertà di parola che in altra occasione è stata negata.

E difatti il diritto a raccontarsi, in un luogo di cultura quale l’auditorium di Città Studi di Biella, di fare un outing controtendenza, coraggioso ma sincero, è stato negato alla Signora Della Valle. Il direttore del Campus universitario, cedendo alle forti sollecitazioni dell’Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia, ha censurato il convegno a difesa di principi declamati dalla medesima associazione ma che poco attengono alla cultura. Mi permetto di citare il vocabolario Treccani alla voce “cultura”: L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento, così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo.

Cultura, mi permetto ancora di dire, non è il pensiero dominante di un dato periodo storico, ma l’elaborazione attraverso il confronto delle idee, è un manifesto che fa discutere, un auditorium in cui si possa parlare, ascoltare, nel rispetto delle proprie tesi e della sensibilità altrui. Controcultura invece è stata quella esercitata dalla Arcigay, che con eccessivo livore censorio ha costretto la proprietà di Palazzo Boglietti, l’altra sede scelta per l’evento, a fare un passo indietro, intimiditi da decine di mail che sollecitavano di impedire lo svolgimento della serata. E la politica? La politica cittadina non è stata inerte: ben sollecitata dall’associazione vercellese, si è premurata di intervenire nelle due occasioni per boicottare l’intervento di Nausica Della Valle.

Al di là delle proprie idee o fede religiosa, impedendo alla giornalista di partecipare ad un evento organizzato da alcune chiese biellesi, si è violato l’articolo 21 della Costituzione che sancisce il diritto di tutti di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Giusto 4 anni fa ci sentivamo tutti Charlie Hebdo, schierati a difesa del diritto di esprimere le proprie idee, di fronte all’orrore censorio islamico. In questi giorni a Biella questo diritto è stato negato Siamo di fronte ad un nuovo oscurantismo?"

Da NewsBiella.it  03/03/2019

Pubblicato il Apr 02, 2019

«La vita senza fede? Una tragedia annunciata». Andrea Bocelli si confida

L’intervista al tenore italiano Andrea Bocelli, realizzata da don Davide Banzato. Un cammino alla fede basato sulla consapevolezza che «una persona ragionevole non può affidare la sua vita al caso». Una sintonia di vedute con la filosofa francese Catherine Chalier, che vede nell’ateismo contemporaneo la “pigrizia della ragione”.

Non è la prima volta che Andrea Bocelli parla della sua devozione. Il celebre tenore italiano, apprezzato in tutto il mondo (80 milioni di album venduti), si è confidato, in profondità, con don Davide Banzato, all’interno del programma “A Sua Immagine. Le ragioni della speranza”, andato in onda sabato 23 febbraio 2019.

Ha aperto le porte di casa sua, a Forte dei Marmi (Toscana), per un breve colloquio sulla vita, sull’esistenza, sulla musica e sulla fede«Nel mio caso non avere fede sarebbe vivere una situazione di disperazione. La vita sarebbe come una tragedia annunciata», ha spiegato il tenore, affetto da cecità a causa di un glaucoma, dall’età di 12 anni.boccelli

Bocelli, il passato da libertino agnostico.

Tempo fa aveva raccontato la sua vita da “agnostico”, dedito al «libertinaggio come droga», come tentativo di «riempire la parte mancante di me. Ma l’inquietudine resta. Tutte le sere hai bisogno di riuscire nel tuo obiettivo. La sera che non ci riesci, stai male. Il successo rende tutto più facile. Ma alla fine ti ritrovi con un pugno di mosche. E ti senti affondare nel gorgo del vizio». Fino all’incontro con Veronica, la sua attuale moglie.

«Una persona ragionevole non può affidare la vita al caso».

Già in quell’intervista spiegava che «una persona ragionevole non può affidare la vita al caso. Se vedo un palazzo, sono certo che qualcuno l’ha fatto. A maggior ragione, l’Universo non può essere frutto del caso».

Ieri, di fronte al bravissimo don Davide, Bocelli ha ripreso il tema: «Da ragazzo essere agnostico mi sembrava una posizione comoda da abbracciare. Dopo però si va avanti e ci si fa delle domande. Chi non si è mai interrogato sul senso della vita? Quando ti interroghi sul senso della vita ti fai delle domande, vai a cercare delle risposte e scopri tante cose. E io penso di aver scoperto che il caso non esiste: questo è stato il primo passo verso una totale riconciliazione con la fede».

La filosofa Catherine Chalier: «L’ateismo? Pigrizia della ragione».

Le parole di Andrea Bocelil ricordano quelle della filosofa Catherine Chalier, docente presso l’Université Paris Ouest Nanterre La Défense e, sopratutto, allieva prediletta di Emmanuel Levinas. Se il tenore italiano descrive l’agnosticismo come viziato dalla mancanza di desiderio intellettuale, la filosofa francese parla dell’ateismo come «pigrizia della ragione», perché esso «vale solo per l’immagine che si sono fatti di Dio. Spesso l’assenza sensibile di Dio è vissuta come l’inizio positivo per celebrare il proprio modo di vivere lontano da lui. Spesso si fanno un’immagine di Dio, consolatore e potente, per esempio, e quando non trovano né consolazione né potenza visibile di questo Dio nel mondo, allora si dicono atei».

Si stupisce, l’allieva di Levinas, che non vi sia «nessuna lacerazione spirituale in questo ateismo», eppure «dirsi atei è un’affermazione che dovrebbe sapersi misurare con esigenze difficili». Si riferisce in particolare ad uno degli atei più famosi di Francia, il suo collega Michel Onfray, il quale però «compie un ritratto caricaturale delle teologie di cui parla, e poi per lui è facile mostrare che non vuole credere a questa caricatura! Che voglia essere ateo, perché no? Ma che faccia la caricatura della fede e pretenda di conoscere quello che non conosce, questo mi indigna».

Pubblicato il Apr 15, 2019

Dna e proteine, la prova scientifica dell’esistenza di Dio
di Bill Bryson giornalista americano.

Nell’infinitesimale vastità del tutto, polvere atomica e galassie colossali, esiste un’energia ininterrotta, pervadente e razionale. Straordinariamente razionale. La avvertiamo perché ne siamo parte e la ignoriamo per la stessa ragione.

Bill Bryson è un giornalista statunitense, autore di un libro – tra gli altri – meraviglioso: Breve storia di (quasi) tutto. È un reportage dell’universo, un romanzo ironico e coinvolgente che racconta la scienza con esempi concreti e straordinariamente comprensibili.

Quando parla di proteine, racchiude in meno di una pagina la prova di quell’energia metodica che i popoli chiamano Dio, ciascuno col proprio nome: “Noi abbiamo bisogno di moltissime proteine, ognuna delle quali è un piccolo miracolo. Stando alle leggi della probabilità, le proteine non dovrebbero nemmeno esistere. Per crearne una, gli amminoacidi devono essere assemblati in un ordine particolare. Per ottenere il collagene, una comunissima proteina, bisogna disporre ben 1055 amminoacidi nella sequenza corretta.dna rosso

La probabilità che una molecola di collagene si autoassembli spontaneamente sono, in tutta franchezza, nulle. Per renderci conto di quanto questo sia improbabile, immaginiamo una normalissima slot machine come quelle di Las Vegas e aumentiamone le dimensioni portandole a 27 metri, in modo che possa accogliere 1055 ruote (anziché le solite tre) ognuna delle quali contenente 20 simboli (uno per ogni comune amminoacido). Quante volte dovremmo tirare la leva prima che tutti i 1055 simboli si presentino nella sequenza giusta? In pratica, per tutta l’eternità. Anche riducendo il numero di ruote da 1055 a 200 (che è il numero di amminoacidi più comune per una proteina) la probabilità che si sistemino nell’ordine corretto è una su 10 elevato a 260 (ossia 1 seguito da 260 zeri). Un numero di per sé più elevato di tutti gli atomi contenuti nell’universo. Il fatto che anche una sola proteina possa essere sintetizzata grazie a eventi casuali sembrerebbe dunque una circostanza spaventosamente improbabile”.

Bryson parla di “piccolo” miracolo probabilmente solo per una questione di dimensioni. Perché questo evento, tanto inverosimile quanto reale, è solo il primo di quell’incredibile fatalità che è la vita. Il secondo sta nel fatto che la nostra esistenza non si accontenta di una sola proteina “ma di centinaia di migliaia, forse un milione, ciascuna delle quali diversa dalle altre”. Un milione di enormi slot machine tutte, “casualmente”, con la corretta sequenza.

Il terzo è che l’eccezionalità di una proteina è sia nella concatenazione dei suoi amminoacidi sia nell’esatta forma che questa sequenza deve assumere, evento altrettanto spontaneamente assurdo. Il quarto – ebbene sì, ce n’è anche un quarto – arrovellerebbe filosofi e semplici avicoltori, appassionati dell’ancestrale quesito di quale, tra la gallina e l’uovo, abbia per primo fatto la sua comparsa: le proteine non devono avere solo forma e sequenza assolute ma devono anche potersi riprodurre. Operazione che si realizza con perfetta efficacia attraverso il Dna. Siamo quindi a una situazione paradossale: “Le proteine – scrive Bryson – non possono esistere senza Dna, e il Dna non serve a niente senza di esse. Dobbiamo quindi pensare che siano comparsi sulla Terra contemporaneamente, con lo scopo di sostenersi a vicenda? Tutto questo per logica non dovrebbe succedere; eppure, in un modo o nell’altro, in natura succede eccome”.

Io non sono né scienziato né prete. E non so che forma abbia Dio, il senso ultimo della sua esistenza, se abbia sembianze d’uomo o di donna, se sia buono o vendicativo, padre avvinto all’esistenza dei figli o inesorabile destino. Credo che non abbiamo facoltà sufficienti nemmeno a immaginarlo: con la prima parola di questa frase, “credo”, a essere cardine delle vicende dell’uomo più di Dio stesso.

Pubblicato il Mar 01, 2019

di Matteo Angeloro

Questo sarebbe l'innocente ragazzo che

achille lauro scuro

 è stato non solo accettato da Baglioni e company come partecipante a San Remo, ma difeso da tutti. Nel brano, Achille Lauro cita alcune delle figure più iconiche e brand di lusso tra i vari "artisti" dichiarando “voglio vivere così”.

Se questa è l'arte di oggi, voglio tornare all'omosapience. l'originalità e il coraggio di presentare una canzone così irriverente e fuori dagli schemi sul palco dell'Ariston, una ventata d'aria putrefatta portata da questo singolare araldo delle "tenebre trap". Che viviamo in una società post cristiana lo sapevamo, ma che il degrado morale, non solo dei giovani, ma soprattutto di coloro che dovrebbero vigilare, non solo l’hanno votato (e mi riferisco ai giornalisti) ma anche lo difendono.

E POI CI SI CHIEDE DI CHI è LA COLPA QUANDO SUCCEDONO TRAGEDIE COME QUELLA DELLA DISCOTECA DI ANCONA QUALCHE ANNO FA ….!!!

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